La storia e la ricetta degli spaghetti al pomodoro / Piatti tradizionali italiani
In Italia, il primo piatto è sempre un piatto di pasta. Dalla tradizione culinaria millenaria, il piatto che meglio rappresenta l'essenza dell'Italia è senza dubbio gli spaghetti al pomodoro.
Gli spaghetti al pomodoro sono un'icona della cucina italiana e presentano una ricetta semplice ma ricca di sapore.
Nonostante la sua apparente semplicità, gli spaghetti al pomodoro nascondono una storia affascinante.
Le origini del piatto
Le radici degli spaghetti al pomodoro affondano in epoche e luoghi diversi. La pasta secca, di origine medio-orientale, è apparsa in Sicilia durante il Medioevo, mentre il pomodoro, originario delle Americhe, è stato introdotto in Europa attraverso la Spagna nel XVI secolo. La salsa di pomodoro, inizialmente utilizzata per condire la carne, è stata sperimentata sulla pasta solo tra il XVII e il XVIII secolo. Da allora, gli spaghetti al pomodoro sono diventati un simbolo dell'identità italiana.
Che cosa dobbiamo sapere sugli ingredienti?
Il pomodoro è originario delle Americhe ed è stato tra i primi prodotti introdotti in Europa. Tuttavia, l'integrazione del pomodoro nella cucina europea non è stata immediata ed ha richiesto tempo per abbinarsi alla pasta.
Nel 1940, l'imprenditore italiano Giovanni Buitoni aprì un ristorante a Times Square, dove introdusse un nastro trasportatore di cuoio che portava spaghetti al sugo direttamente ai tavoli dei clienti. Questa innovazione evidenzia la diffusione internazionale della pasta al pomodoro. La prima descrizione europea del pomodoro risale al XVI secolo quando il pomodoro era visto con sospetto e associato alla tossica mandragora. Ed il pomodoro fu visto anche come una pianta ornamentale da mettere nei balconi.
Il pomodoro entrò nei ricettari solo al fine del XVI secolo per preparare una salsa di pomodori abbrustoliti, pelati e tritati con cipolla, peperoncino e timo, poi conditi con sale, olio e aceto che veniva utilizzata per accompagnare piatti di carne. Nella storia del pomodoro in Italia Napoli ha un ruolo molto importante, in quanto la città era un importante centro di commercio e scambi culturali, oltre che un punto di contatto privilegiato tra la Spagna e le colonie d'oltreoceano.
La prima combinazione tra il pomodoro e la pasta risale alla prima parte del XIX.
La pasta è uno degli alimenti più antichi e amati della storia. Le sue origini sono discusse e si perdono nel tempo, ma sappiamo che ha avuto un impatto profondo sulla cultura culinaria di molti paesi, in particolare l'Italia.
Alcune fonti attribuiscono le origini della pasta al Medio Oriente, dove erano già in uso impasti di farina e acqua conosciuti come "lagana" nell'antica Grecia e "itriyya" nella cultura araba. Questi impasti venivano essiccati al sole o al calore del forno e successivamente cotti in acqua bollente o brodo. Si pensa che furono i mercanti arabi ad introdurre la pasta in Sicilia nel IX secolo, durante il dominio arabo dell'isola.
C'è anche una teoria secondo la quale la pasta fu portata in Italia da Marco Polo, che la scoprì durante i suoi viaggi in Cina nel XIII secolo. Tuttavia, questa teoria è stata ampiamente confutata, poiché ci sono prove dell'esistenza della pasta in Italia molto prima del suo viaggio.
Nel corso dei secoli, la pasta si è evoluta e si è diffusa in tutta la penisola italiana, con ogni regione che ha sviluppato le proprie varietà e tecniche di preparazione. Ad esempio, nel sud Italia, la pasta di semola di grano duro essiccata al sole divenne la norma, mentre al nord, si preferiva la pasta fresca fatta con farina di grano tenero e uova.
Le tecniche di produzione della pasta si sono evolute nel tempo, dalla lavorazione manuale all'utilizzo di macchinari. Nel XVIII secolo, Napoli divenne il centro della produzione di pasta grazie alla sua posizione geografica ideale per l'essiccazione della pasta, sfruttando il clima soleggiato e ventilato. Le famose fabbriche di pasta di Gragnano, in Campania, contribuirono a consolidare la reputazione della pasta italiana in tutto il mondo.
Gli spaghetti al pomodoro
La modernità della classica ricetta degli spaghetti al pomodoro risiede nella semplicità degli ingredienti, come la passata di pomodoro, l'olio o lo strutto, l'aglio e il pepe. Nel corso dei decenni, il piatto divenne popolare in tutta Italia e fu reso disponibile all'estero grazie all'industria conserviera, che ha permesso la diffusione della salsa di pomodoro. Da allora, la pasta al pomodoro è diventata un simbolo della cucina italiana.
In ciò che segue scopriremo alcuni consigli e trucchi per prepararlo al meglio e condivideremo una deliziosa ricetta per gustarlo a casa.
Il piatto è costituito da una base di spaghetti e un sugo a base di pomodoro, arricchito con basilico fresco, aglio e olio extravergine d'oliva.
Per preparare degli spaghetti al pomodoro deliziosi e autentici, è importante seguire alcuni consigli e trucchi:
Scegliere i pomodori giusti: per un sugo dolce e saporito, opta per i pelati Piccadilly o San Marzano.
Utilizzare olio extravergine d'oliva di alta qualità per esaltare i sapori.
Cuocere il sugo lentamente per almeno un'ora, per ottenere una consistenza cremosa e un sapore più intenso.
Aggiungere il basilico fresco solo alla fine della cottura, per preservarne il profumo e il gusto.
Cuocere gli spaghetti al dente e scolarli direttamente nel sugo per amalgamare bene gli ingredienti.
RICETTA
Ingredienti:
Spaghetti: 320 g
Pomodori pelati: 800 g
Olio extravergine d'oliva: 30 g
Aglio: 1 spicchio
Basilico: q.b.
Sale fino: q.b.
Preparazione:
Per preparare gli spaghetti al pomodoro, inizia preparando la salsa.
In una padella, versa l'olio extravergine d'oliva e aggiungi lo spicchio d'aglio sbucciato e tagliato a metà, per un sapore più delicato. Dopo 2 minuti di cottura a fiamma alta, aggiungi i pomodori pelati e regola di sale.
Coprila e cuoci a fuoco basso per almeno un'ora, mescolando di tanto in tanto. Rimuovi l'aglio e passa i pomodori al passaverdure per ottenere una purea liscia ed omogenea. Trasferisci il sugo di nuovo nella padella e aggiungi le foglie di basilico. Cuoci per qualche minuto, poi tieni la salsa al caldo.
Cuoci la pasta in acqua bollente salata e scolala al dente direttamente nel sugo. Mescola per amalgamare gli ingredienti e impiatta gli spaghetti, guarnendo con basilico fresco a piacimento.
Il sugo può essere preparato in anticipo o conservato in frigorifero per 2-3 giorni, ben coperto o in un contenitore ermetico. Puoi anche congelarlo.
Consiglio della nonna: per un sapore più gustoso e colore più intenso, prolunga la cottura dei pomodori. Trucco moderno: per un colore più intenso aggiungi del concentrato di pomodoro. Opta per i pelati Piccadilly o San Marzano per un sugo più dolce.
In conclusione, gli spaghetti al pomodoro sono un piatto iconico e delizioso che rappresenta l'essenza della cucina italiana. Seguendo i consigli e la ricetta proposta, potrai portare un pezzo di Italia direttamente sulla tua tavola. Buon appetito!
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